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ANIMALI NOTTURNI Intervista a Carmelo Delle Rose, chitarrista degli Animanoir

A cura di Riccardo Gramazio_Ricky Rage

Dopo l’interessante, riuscito e apprezzato La Ragnatela del 2023, i leccesi Animanoir tornano neanche a dirlo con una nuova e ispiratissima fatica in studio, Animali Notturni. Fin dal titolo, l’album sceglie di richiamare con forza atmosfere cinematografiche e oniriche, situazioni quindi perfette per accompagnare riflessioni sulla natura umana e sui nostri tempi. Natura e tempi amari, purtroppo, ma che la musica alternativa dei ragazzi riesce in qualche modo a mitigare. La band è in forma eccellente, ve lo posso garantire, e parlare a ruota libera con il chitarrista Carmelo Delle Rose è sempre molto piacevole. Domande e risposte, allora, poi tutti ad ascoltare queste canzoni…

Bentornato, Carmelo, sono contento di questo nuovo incontro per MDN. Dunque, sono passati due anni dal precedente La Ragnatela. Non certamente un secolo, ma qualcosa sarà pur cambiato da allora…

Due anni intensi. La band si è compattata, abbiamo lavorato molto sul nostro suono ed è cambiato molto anche l’approccio agli arrangiamenti dei brani. Abbiamo sviluppato un nostro modo di dare una visione “cinematografica”, passami il termine, alle nostre canzoni.

Animali Notturni mi ha fatto ovviamente venire in mente l’omonimo film thriller del 2016, tratto dal romanzo di Austin Wright. Bello, vorrei riguardarlo. Dimmi, esiste un collegamento concreto tra il vostro album e il film o il titolo vi è sembrato semplicemente azzeccato?

Mi fa molto piacere che tu ci abbia pensato perchè è stato quel film a ispirare il brano e il mood generale del disco, fino a dare il titolo a tutto il lavoro.

La musica degli Animanoir mi colpì molto per l’introversione e per la profondità delle atmosfere proposte. Questo nuovo lavoro sembra proseguire il discorso iniziato, senza però essere una copia del già detto o del già fatto. Complimenti a parte, tutti meritati, quali sono secondo te le

principali differenze con il passato?

Grazie molte, innanzitutto. Noi restiamo una band che ama molto le atmosfere riflessive e malinconiche anche nei pezzi più up-tempo. Tuttavia i suoni, nel tempo, si sono fatti più decisi e si è fatta strada una “patina” sonora diversa e che a noi piace molto.

Momenti energici, in effetti, e momenti più riflessivi si intrecciano alla perfezione. Tutto scorre bene ed è gestito alla grande. In mezzo ci mettiamo un brano come LSD, cito perchè mi piace molto, e l’opera può definirsi a dir poco completa. Undici brani interessanti, nessun riempitivo. Insomma, so bene che non è facile realizzare dischi… Come è nata questa nuova collezione?

Io avevo scritto inizialmente una ventina di brani, ma il grande lavoro che tutta la band ha fatto sui brani ci ha permesso di selezionare, in maniera molto naturale, le canzoni giuste per avere la forma disco. Perchè noi restiamo una band da album, inteso come un’esperienza sonora unica. Piaccia o non piaccia.

Alla title track il compito di presentare il progetto. Cosa mi dici?

Sì, Animali Notturni. Pensa che il brano inizialmente era molto più lungoe strutturato, quasi come un brano prog, ma non ci convinceva. Poi, magicamente, abbiamo deciso di provare a suonarlo in forma lineare e ci è piaciuto tanto. La notte. Il momento in cui escono fuori le nostri parti

nascoste, il nostro lato malinconico, ma a volte anche piu’ oscuro.

Abbiamo anche un bel videoclip. Bianco e nero, ombre e primi piani. Scelta semplice, ma azzeccatissima. Leggo in descrizione Daniele Ostuni. Ecco, quanto è stato importante il suo lavoro?

Con Dany siamo già al terzo videoclip, e ne gireremo altri. Lui è sulla nostra lunghezza d’onda. Ci capiamo, noi suggeriamo un’idea e lui la realizza con grande maestria. Ma è anche parte attiva su molte idee visive.

Anche questa volta siete passati dall’Energy Mastering di Milano, studio esagerato non solo a livello nazionale.

Anche La Ragnatela era stato masterizzato da Pietro Caramelli all’ Energy Mastering. Ma sì, l’ asticella bisogna tenerla alta.

Oh, Animali Notturni sarebbe un grande album in ogni caso, ma se scorrendo la tracklist leggo Ezechiele 25:17 alzo di riflesso il voto! Intro ipnotico, chitarre graffianti e poi, beh: «il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia

degli uomini malvagi…» Prosegui tu e mi spieghi?

Diciamo che è una canzone che fantastica su una fine del mondo (meritata…) un po’ spettacolare, onirica, lisergica (richiamando l’altro brano del disco LSD), quindi volevamo un titolo altisonante, ma non troppo. E allora si è pensato a una citazione.

Il vostro è un rock contaminato è variopinto. Quali sono i nomi più importanti, quelli che hanno influenzato gli Animanoir? Internazionali, ma anche italiani…

Le nostre influenze sono talmente tante che non ci stanno in una semplice risposta, ma se devo trovare un connubio, penso alla rock sperimentale e geniale di Pink Floyd e Radiohead, che si sposa, non so come, con il rock drammatico e romantico di Cure e Smiths. Lo so, che paroloni, ma a qualcuno bisogna ispirarsi. Con umiltà.

Negli ultimi tempi avete suonato in giro. Come vanno le nuove tracce dal vivo?

Abbiamo cominciato un giro, speriamo più lungo possibile, di concerti per presentare l’album dal vivo. I concerti servono per toccare con mani e orecchie le risposte del pubblico, di chi ci segue e viene ad ascoltarci. Ci divertiamo tanto, sono i momenti che aspetti da quando sei entrato in sala

prove. La risposta ai brani del nuovo disco è strepitoso ed è una vera gioia.

Cosa vorresti dal futuro? Non mi riferisco soltanto alla musica…

Libertà. Espressiva e sonora. E un ritorno all’ approfondimento, all’attenzione, alla cura. In tutti i campi. Sono tempi pericolosamente leggeri… troppo.

Per concludere, i soliti saluti ai lettori e i link, vecchi e nuovi, per seguire

gli Animanoir.

Un grande abbraccio e un gigantesco grazie a chi ci segue e ci ascolta.

https://www.instagram.com/animanoirmusic?igsh=MXU3NGl1bTY0cjRjbw==&utm_source=qr

https://music.apple.com/it/artist/animanoir/1664275625

https://open.spotify.com/intl-it/artist/0F6PEEIPQtAtuvdT1xn40D?si=U2Fi9ohKQt-8NnzQVtNxCg

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