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Blumosso – Conseguenze – La recensione

Ho Ascoltato: Conseguenze
Autore: Blumosso

Recensione di Carlo Amedeo Coletta

Avete mai visto la serie intitolata Breaking Bad? Sicuramente sì, ha vinto mille mila milioni di premi. Figuriamoci se vi è sfuggita! Ecco, a me in effetti è venuta voglia di conoscerla solo adesso, con dodici anni di ritardo. Meglio tardi che mai, no?
Bene, per i più veterani non sarà difficile ricordare una scena della prima serie. Il professore protagonista è giovane e assieme a una ragazza ancor più giovane cerca di scrivere, sulla lavagna, la composizione chimica del corpo umano. Solite cose da scuola media, le sapete benissimo. Un sacco di acqua, sali minerali, proteine e via dicendo. In questo elenco, accompagnato dalle varie percentuali, alla fine sembra mancare qualcosa. Un’impercettibile ma evidentemente importate elemento che, se sommato agli altri, darebbe l’esatta e completa composizione del corpo umano. In un mondo così dedito alla scienza, sicuramente la soluzione sarebbe stata trovata in qualche vitamina non conteggiata altrove o in qualche elemento dal nome impronunciabile. La ragazza in questione, invece, azzarda un’ipotesi ben più raffinata: l’anima!
Ovviamente il giovane professore lumacone non può far altro che ripetere questa parola, anima, con quel tono di chi ha di fronte il nuovo premio Nobel. Se si vuole arrivare in terza base, bisogna pur sacrificare qualcosa alla scienza!
E allora, se vogliamo anche noi prendere in considerazione l’anima come parte matematicamente integrante del nostro corpo più o meno umano, che anima sia! E a cosa ci porta l’anima? Dai, mica devo dirvi tutto io! Metteteci impegno! L’anima ci porta di corsa nella corsia preferenziale dell’amore. Perché, in effetti, di che altro dovrebbero parlare due anime? Certo, non riesco su due piedi a immaginare quali parole potrebbero scambiarsi sull’argomento ma il nostro artista Blumosso, con il suo EP intitolato Conseguenze, ce ne suggerisce davvero tante.
Se volete un chiaro esempio di musica indipendente, orecchiabile e godibile, questo EP fa al caso vostro. Musica fresca e non impegnativa che può battere il tempo delle giornate spensierate che si profilano nei weekend estivi, oppure accompagnare nella riflessione interiore nei momenti più intimi della giornata. Blumosso, che sembra davvero aver aperto la propria anima in queste canzoni, non è artista da usare parole a caso. Alcuni testi, come Considerazioni sulla vita, se ascoltati con calma e dedizione, riescono a evocare immagini e sensazioni, pensieri e riflessioni come solo un alto tasso di Thc sa fare. La voce è vivace e si muove agilmente tra le note, senza mai esagerare, senza mai lasciarci lì, fermi da una parte, ad ascoltare senza poter partecipare. E’ una riflessione comune quella che cerca Blumosso, un cammino a braccetto con chi ascolta. Ed è una riflessione che può portare, insieme, alla gioia o alla malinconia, all’entusiasmo o al dolore. Sempre insieme, però. Non stiamo ad ascoltare qualcuno che si crogiola nel proprio dolore o che si esalta per i propri successi. L’intenzione, a mio avviso, è di sentire insieme. Sentire l’anima, intendo. A volte sembra quasi che, alla fine delle canzoni, Blumosso si aspetti che venga anche il nostro turno per cantare e raccontargli un po’ di noi. Bè, non è male, no?
Vi devo dire che le mie canzoni preferite sono due. La prima è “A pezzi il cuore (side A)”. Ritmo e melodia davvero coinvolgenti. Poi senti bene le parole e dici: Belin, quante volte anche io…va bene, belin si dice dalle mie parti ma avete capito il senso.
La seconda è “Quest’ultima canzone”. No, schiocchini, non è perché finalmente l’album finisce. Tanto lo riascolterei di nuovo! Ma quante volte, alla fine di un amore, avreste voluto avere le parole giuste di commiato? Soprattutto se già dall’inizio della storia sapevate che non era quella giusta, consci che a breve sareste rimasti lì come babbei a guardare l’inevitabile? Personalmente, ci sono momenti della mia vita che credo di aver vissuto e rivissuto mille volte nella mia testa, usando sempre parole differenti ma mai efficaci per rimettere a posto le cose. E allora, meglio abbandonarsi all’inevitabile con stile, come Blumosso.
Ci sarebbe anche “Ermione” come pezzo forte ma, come dice la canzone, è troppo e non mi sopporto più. E se anche voi non sopportate più questa recensione, non avete altro da fare che prendere un qualsiasi apparecchio per la riproduzione di musica e canzoni, cercare Conseguenze di Blumosso e vedere se è proprio come vi ho raccontato. Sono certo che, alla fine, mi direte che non è affatto male. La recensione, dico, ma il merito sarà di Blumosso.
Ah, per la cronaca, prima che pensiate che tutto sia per caso, l’album si intitola Conseguenze.
Breaking Bad è andato in onda per la prima volta, in Italia, con il titolo Reazioni collaterali. Conseguenze, quindi. Brutte, ma Conseguenze.
A presto e, buon ascolto!

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