Articolo di Carla Murialdo
Oggi ho fatto un salto nel passato con questo libro: il grande sito da cui mi servo mi dice che l’ho acquistato nel 2016. Ora, in vena di nostalgia, l’ho riascoltato su Audible e l’ho apprezzato moltissimo. In questo libro c’è tutto l’amore per i lupi, una grande amicizia che può nascere in breve tempo tra due persone affini e anche molto egoismo. Maria Viani, ricercatrice in pensione e detective dilettante, conosce un escursionista alla ricerca delle tracce dei lupi in Appennini. Ne scaturisce una grande amicizia e viene coinvolto anche il nipote Walter in grandi escursioni alla ricerca di tracce. Dopo un delitto, data la sua fama, viene coinvolta nella ricerca del colpevole dopo che le forze dell’ordine, con un colpevole in mano, hanno smesso di indagare oltre. E con un grande finale riesce a inchiodare il colpevole. Un libro che ho apprezzato molto, scritto da una autrice molto brava che seguo da sempre, ma un tuffo nel passato è sempre apprezzato.
Il piccolo Walter, durante una breve vacanza, partecipa con la nonna Maria ad appassionanti escursioni alla ricerca delle tracce del lupo appenninico, ma un assurdo delitto pone drammaticamente fine all’esaltante esperienza. Nonostante la polizia, grazie a prove schiaccianti, abbia arrestato il presunto assassino, Maria Viani non crede alla sua colpevolezza e inizia una personale indagine parallela. Collaborando con l’avvocato dell’accusato e con l’aiuto del brigadiere Croce, suo buon amico, scava nella vita della vittima alla ricerca dei motivi del suo assassinio. Strappata alla quiete della vita di campagna, Maria risolverà il caso con un finale alla Nero Wolfe.
