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A un passo dalla follia di Gianluca Arrighi

A cura di Carla Murialdo

 

 

Questo è il primo libro che leggo di questo scrittore, non sono partita bene perché prima di questo ce ne sono almeno  altri cinque, quindi inizio a leggere a metà di una serie: pazienza, recupererò. Un serial killer sta terrorizzando l’Italia ed uccide, apparentemente, in modo casuale: un giudice a Sanremo, un poliziotto, un politico. Ad indagare c’è la squadra speciale, ma un terzo incomodo, ovvero Elia Preziosi, indaga per conto proprio. Lo scrittore ci fa riflettere sulla follia,  su come un grande dolore trasformi una persona e questa possa diventare un killer. Lo stesso Preziosi è un procuratore che dopo la morte della compagna uccisa da un serial killer si  trasforma  in un giustiziere. Un libro che ti tiene incollato alle pagine fino alla fine.

 

Elia Preziosi, ex procuratore capace di penetrare nella mente degli assassini fino a prevederne mosse e comportamenti, si è trasferito a Kumasi, in Ghana, dopo le atroci uccisioni commesse da Orco, il più feroce serial killer della storia criminale italiana. Il mostro, prima di morire, era riuscito a compiere l’ultima mossa del suo piano terrificante: uccidere Silvia, l’unica donna che Elia avesse mai amato. Adesso, in Africa, Preziosi si occupa di diritti umani e fornisce supporto legale a chi ne ha bisogno. Un lavoro impegnativo, che lo gratifica, ma non lo rasserena: Preziosi è ormai contagiato dall’odio che lo ha ferito e devastato, spingendolo al limite della follia. Quando riceve la visita di un agente dei servizi segreti che lo invita a rientrare in Italia per fermare un serial killer che uccide poliziotti e giudici, Preziosi decide di accettare l’incarico ritrovandosi coinvolto in una indagine che presto rivelerà retroscena sconcertanti, collegati a un macabro disegno che evoca i dogmi e gli insegnamenti della religione cattolica.

 

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